Karol: la prima casa di riposo destinata ai malati d'Alzheimer
Sorge in sordina, un nuovissimo centro all'avanguardia impiegato per l'assistenza ai malati d'Alzheimer a Palermo.
E' ancora sconosciuta sia la data d'apertura, sia se il centro si occuperà solo ed esclusivamente di assistenza a quella tipologia di degenti.
La struttura, in piedi da più di una decina d'anni, fino a due anni fa rappresenteva il tipico spreco all'italiana da parte però, non dello stato italiano, ma della Curia.
Fatiscente, vetri rotti, tutto all'abbandono. Non mancavano atti vandalici all'interno, favoriti dalla totale assenza di controllo e dall'erba alta che lentamente stava per inghiottire i viali della struttura.
Oggi però si erge sontuosa, con tanto di statua del papa Giovanni Paolo II simbolo del nome che porterà la struttura stessa: Karol.
La storia. L'idea iniziale della Curia era di creare una casa di riposo per preti disabili, ma qualcosa andò storto, e nonostante l'inaugurazione in pompa magna con visite illustri, cariche politiche e clericali provenienti da mezza Sicilia la struttura non venne mai avviata.
Successivamente ( non sappiamo quando ciò sia accaduto n.d.r. ) la struttura è stata presa in gestione da privati, che modificando il target precedente, ha dovuto apportare modifiche sostanziali se non radicali, per mettere a norma il grande edificio.
All'interno è qualcosa che neanche lontanamente ricorderebbe uno squallido ospedale. Le pareti sono tinteggiate di colori vivaci, è disponibile una palestra di tutto rispetto con tanto di piscina e attrezzi per la fisio - riabilitazione, strumentazioni mediche di nuovissima generazione e non manca ovviamente una cappella in cui verranno celebrate le funzioni religiose per i degenti.
Ma le sorprese non finiscono qui: fonti attendibili che attualmente lavorano all'interno della struttura rivelano che questa accoglierà alcune reliquie del papa Giovanni Paolo II ( non è chiaro se si tratti del suo breviario o di qualche altro oggetto da lui posseduto ).
Non rimane altro che auspicarsi che questa volta si apra per davvero, potrebbe diventare polo di riferimento per i malati d'Alzheimer, nonchè risorsa di lavoro per molti disoccupati.
E' ancora sconosciuta sia la data d'apertura, sia se il centro si occuperà solo ed esclusivamente di assistenza a quella tipologia di degenti.
La struttura, in piedi da più di una decina d'anni, fino a due anni fa rappresenteva il tipico spreco all'italiana da parte però, non dello stato italiano, ma della Curia.
Fatiscente, vetri rotti, tutto all'abbandono. Non mancavano atti vandalici all'interno, favoriti dalla totale assenza di controllo e dall'erba alta che lentamente stava per inghiottire i viali della struttura.
Oggi però si erge sontuosa, con tanto di statua del papa Giovanni Paolo II simbolo del nome che porterà la struttura stessa: Karol.
La storia. L'idea iniziale della Curia era di creare una casa di riposo per preti disabili, ma qualcosa andò storto, e nonostante l'inaugurazione in pompa magna con visite illustri, cariche politiche e clericali provenienti da mezza Sicilia la struttura non venne mai avviata.
Successivamente ( non sappiamo quando ciò sia accaduto n.d.r. ) la struttura è stata presa in gestione da privati, che modificando il target precedente, ha dovuto apportare modifiche sostanziali se non radicali, per mettere a norma il grande edificio.
La statua del Beato Giovanni Paolo II |
All'interno è qualcosa che neanche lontanamente ricorderebbe uno squallido ospedale. Le pareti sono tinteggiate di colori vivaci, è disponibile una palestra di tutto rispetto con tanto di piscina e attrezzi per la fisio - riabilitazione, strumentazioni mediche di nuovissima generazione e non manca ovviamente una cappella in cui verranno celebrate le funzioni religiose per i degenti.
Ma le sorprese non finiscono qui: fonti attendibili che attualmente lavorano all'interno della struttura rivelano che questa accoglierà alcune reliquie del papa Giovanni Paolo II ( non è chiaro se si tratti del suo breviario o di qualche altro oggetto da lui posseduto ).
Non rimane altro che auspicarsi che questa volta si apra per davvero, potrebbe diventare polo di riferimento per i malati d'Alzheimer, nonchè risorsa di lavoro per molti disoccupati.
Una valigia di cartone piena di illusioni
La realtà che in Italia si vive in una situazione di disagio economico lo sappiamo tutti, ma l'informazione che spesso arriva all'orecchio è sempre una: levate le ancore e partite all'estero, l’El Dorado vi aspetta!
È convinzione diffusa a meno che, di non agguantare il mitico “posto fisso”, vivere in Italia significhi accontentarsi di vivere alla giornata e accontentarsi di tirare a campare.
Perchè "là fuori" le opportunità sono infinite, il lavoro è appagante e più leggero, retribuzioni che sembrano grasso che cola fuori dai portafogli.
Peccato che di grasso c'è solo l'illusione alimentata da leggende metropolitane sparse qua e là tra racconti per "sentito dire" e siti su internet che riportano informazioni improbabili.
È facile lasciarsi infatuare dall'ordine e dalla pulizia oltreconfine, si dimenticano presto tutti i pregi che la nostra terra, l’Italia, ha da offrire, ci si sente subito colletti bianchi una volta varcata la soglia. Peccato che la situazione di crisi economica sta colpendo inesorabilmente tutto il mondo, e quegli stati che godono ancora del benessere sono letteralmente " assaltati " dai disoccupati di tutto il mondo. Così, tutte le speranze di successo diventano lavori umili, sottopagati, che bastano a malapena per pagare le utenze e i costi dell'affitto. I successivi servono per ripagarsi il viaggio di ritorno in aereo.
Oggi gli unici che riescono a farsi strada all'estero sono quelli che hanno una laurea, qualifica o certificazione riconosciuta ( dettaglio non trascurabile ) a livello mondiale.
C'è un altro mito da sfatare per quelli che intraprendono i "viaggi della speranza all'estero" col solo diploma e senza cittadinanza: non è così semplice trovare un lavoro.
Sono in molti a credere che il lavoro in nero ( almeno, così si pensa inizialmente ) sia la soluzione di partenza.
La concezione del lavoro in nero che abbiamo in Italia, è resa difficile all'estero per via dei maggiori controlli ( es. tutte le retribuzioni vengono effettuate esclusivamente tramite accredito bancario, risultando così tracciabili ). Aldilà di qualsiasi ente governativo che potrebbe impedire la permanenza, inoltro, il costo di un'eventuale assicurazione medica è davvero salata. Figuriamoci gli affitti.
Una volta che si è vissuto sulla propria pelle la situazione reale dell'emigrante, l'illusione lascia il posto ai sogni infranti e alla nostalgia delle proprie origini: forse si stava meglio quando si stava peggio...
È convinzione diffusa a meno che, di non agguantare il mitico “posto fisso”, vivere in Italia significhi accontentarsi di vivere alla giornata e accontentarsi di tirare a campare.
Perchè "là fuori" le opportunità sono infinite, il lavoro è appagante e più leggero, retribuzioni che sembrano grasso che cola fuori dai portafogli.
Peccato che di grasso c'è solo l'illusione alimentata da leggende metropolitane sparse qua e là tra racconti per "sentito dire" e siti su internet che riportano informazioni improbabili.
È facile lasciarsi infatuare dall'ordine e dalla pulizia oltreconfine, si dimenticano presto tutti i pregi che la nostra terra, l’Italia, ha da offrire, ci si sente subito colletti bianchi una volta varcata la soglia. Peccato che la situazione di crisi economica sta colpendo inesorabilmente tutto il mondo, e quegli stati che godono ancora del benessere sono letteralmente " assaltati " dai disoccupati di tutto il mondo. Così, tutte le speranze di successo diventano lavori umili, sottopagati, che bastano a malapena per pagare le utenze e i costi dell'affitto. I successivi servono per ripagarsi il viaggio di ritorno in aereo.
Oggi gli unici che riescono a farsi strada all'estero sono quelli che hanno una laurea, qualifica o certificazione riconosciuta ( dettaglio non trascurabile ) a livello mondiale.
Le grandi emigrazioni del sud con le "valigie di cartone" |
Sono in molti a credere che il lavoro in nero ( almeno, così si pensa inizialmente ) sia la soluzione di partenza.
La concezione del lavoro in nero che abbiamo in Italia, è resa difficile all'estero per via dei maggiori controlli ( es. tutte le retribuzioni vengono effettuate esclusivamente tramite accredito bancario, risultando così tracciabili ). Aldilà di qualsiasi ente governativo che potrebbe impedire la permanenza, inoltro, il costo di un'eventuale assicurazione medica è davvero salata. Figuriamoci gli affitti.
Una volta che si è vissuto sulla propria pelle la situazione reale dell'emigrante, l'illusione lascia il posto ai sogni infranti e alla nostalgia delle proprie origini: forse si stava meglio quando si stava peggio...
Il canadese imbastardito
L'avventura canadese continua, e sempre più emergono lati, a mio vedere "affascinanti" degli italiani residenti qui.
La varietà etnica è molto vasta, ma da quel poco che sono qui le conclusioni tratte sono le seguenti:
L'italiano si sente superiore. Ritengo che i fuoriusciti italiani siano il frutto di anni di indottrinamento mussoliniano dell'epoca anteguerra per ciò che dicono ripetutamente:
- L'italiano è lavoratore, al contrario dei giamaicani, asiatici etc.
- L'italiano è sempre il più corretto, al contrario degli ebrei che a loro vedere, si sono arraffati tutto
- L'italiano ha costruito il Canada ( frase ricorrente, vi sfido a non averla sentita almeno una volta da un parente canadese )
Insomma, l'italiano è sempre nel giusto, gli mancano solo i capelli biondi e gli occhi azzurri per divenire perfetti.
A quanto pare gli italiani sono stati i primi insieme agli ebrei, a "colonizzare" il territorio canadese! L'intero vicinato di Topcliff Avenue è praticamente una ex zona di soli italiani, che oggi hanno saputo ritagliarsi ( con una scrematura generazionale ) un posto nel sistema lavorativo.
L'italiano moderno che vive in Italia è paradossalmente più americanizzato dell'italiano residente in Canada, infatti è molto attaccato alle proprie radici e alle estremizzazioni comportamentali nostrane ( anteguerra, e non per solo modo di dire ).
La varietà etnica è molto vasta, ma da quel poco che sono qui le conclusioni tratte sono le seguenti:
L'italiano si sente superiore. Ritengo che i fuoriusciti italiani siano il frutto di anni di indottrinamento mussoliniano dell'epoca anteguerra per ciò che dicono ripetutamente:
- L'italiano è lavoratore, al contrario dei giamaicani, asiatici etc.
- L'italiano è sempre il più corretto, al contrario degli ebrei che a loro vedere, si sono arraffati tutto
- L'italiano ha costruito il Canada ( frase ricorrente, vi sfido a non averla sentita almeno una volta da un parente canadese )
Insomma, l'italiano è sempre nel giusto, gli mancano solo i capelli biondi e gli occhi azzurri per divenire perfetti.
A quanto pare gli italiani sono stati i primi insieme agli ebrei, a "colonizzare" il territorio canadese! L'intero vicinato di Topcliff Avenue è praticamente una ex zona di soli italiani, che oggi hanno saputo ritagliarsi ( con una scrematura generazionale ) un posto nel sistema lavorativo.
L'italiano moderno che vive in Italia è paradossalmente più americanizzato dell'italiano residente in Canada, infatti è molto attaccato alle proprie radici e alle estremizzazioni comportamentali nostrane ( anteguerra, e non per solo modo di dire ).
[GUIDA] Aggiornare Whatsapp su tablet
Nella guida in cui parlavo di [GUIDA] Installare Whatsapp su tablet non ho precisato cosa fare nel caso in cui sarebbe uscito un aggiornamento dell'app, per cui spiegherò brevemente il procedimento da seguire.
- Disinstallare il vecchio Whatsapp
- Scaricare il nuovo Whatsapp
Perchè disinstallare quello vecchio? perchè un semplice update non basta, o meglio, non è compatibile! Ricordate che per far funzionare sul tablet questa applicazione siete ricorsi ad un artificio, ossia, avete manomesso alcune autorizzazioni necessarie affinchè l'applicazione non riconoscesse il vostro dispositivo come tablet perchè, come ben sapete, su tablet in teoria è impossibile installarlo! - Utilizzare appguard proprio come l'avete utilizzato nella volta precedente ( incollo uno stralcio della guida precedente ), quindi:
Seguite l'elenco numerato per fare in modo che sia come in figura |
- aprite Appguard > Secure a new app > Whatsapp
- Farà la scansione, disinstallerà e reinstallerà come da copione
- Aprite Whatsapp, a questo punto vi chiedere numero di telefono per confermare
- Immettete numero di telefono e andate avanti
- A questo punto Whatsapp riconoscerà un precedente utilizzo, per cui farà un backup ( se volete ) anche di tutti i messaggi!
Perchè è bastato fare così poco? Il motivo è perchè anche disinstallando Whatsapp i dati rimangono in una cartella, ed è in questa cartella che periodicamente la app fa dei backup automatici.
A questo punto tutto funzionerà correttamente, enjoy!
Italia - Canada: prime impressioni ( editoriale )
Ultimamente mi è capitata di rado l'occasione per poter scrivere qualche riga e buttar giù la solita arringa rompiscatole su qualche argomento in particolare, per il semplice motivo che al momento sono a Toronto, Ontario, Canada.
Quella brutta parola in Italia è dura da pronunciare: si chiama meritocrazia.
Noi disoccupati italiani invece aspettiamo giornalmente che tizio che lavora da tizio dica al superiore di tizio un colloquio per poterci assumerci, perché ne abbiamo le palle piene di aspettare che l'ennesimo call centre risponda al nostro schifosissimo curriculum vitae per fissare un colloquio, quello è sfruttamento autorizzato! Magari abbiamo due lauree in ingegneria, ma probabilmente neanche Mc Donald ci assumerebbe. E certo, quel che ci serve è una certificazione di ben più ampio valore... La raccomandazione.
Le esperienze da intraprendere sono davvero tante e ancora non sono nemmeno all'inizio del percorso da seguire. Per il momento è solo un editoriale per dire che... siamo tutti vivi!
Panoramica della CN Tower e della città circostante Foto +Cristina Ra |
Volevo risparmiarvi il solito triste racconto di ogni italiano che viaggia più a nord verso un altro grande Paese, per cui vi riservo solo alcune sfaccettature culturali e non di sfondo.
L'italiano è invidioso. Sono cresciuto con una brutta mentalità, dettata dal malessere economico in cui mi sono quasi sempre ritrovato, non conosco persona che non provi invidia nei confronti di un politico che guadagna settordicimilaeuri al mese con un registro che parla chiaro: assenteismo smisurato e parole campate tre metri sopra il cielo. Oggi il politico è oggetto di indignazione, ma forse parecchia gente che ne è disgustata sta lavorando per merito di un amico, un parente o per grazia divina in un modesto comune di provincia, tranquillo e stipendiato a vita dallo stato, che piova o che ci sia il sole. Nel frattempo l'edilizia sta ad aspettare la ripresa economica e chi da una vita lavora in questo settore sta via via impoverendosi sempre più. Salvo costruire qualche nuovo locale di scommesse.
Non dico di essere finito in un posto senza invidia, ma almeno non la vedo sul mondo lavoro: la gente lavora senza problemi, cambia lavoro continuamente se non gli piace! La celeberrima frase di Monti che ha scatenato il putiferio "il posto fisso è monotono" è quasi da prendere alla lettera in questo posto!
Studi per diventare avvocato? Fai l'avvocato!
Studi per diventare un medico? Farai il medico!
Non studi? Accontentati di qualcosa di più semplice!
Quella brutta parola in Italia è dura da pronunciare: si chiama meritocrazia.
Noi disoccupati italiani invece aspettiamo giornalmente che tizio che lavora da tizio dica al superiore di tizio un colloquio per poterci assumerci, perché ne abbiamo le palle piene di aspettare che l'ennesimo call centre risponda al nostro schifosissimo curriculum vitae per fissare un colloquio, quello è sfruttamento autorizzato! Magari abbiamo due lauree in ingegneria, ma probabilmente neanche Mc Donald ci assumerebbe. E certo, quel che ci serve è una certificazione di ben più ampio valore... La raccomandazione.
Non si tratta di un semplice luogo comune ma di una realtà verificata nell'ambiente in cui attualmente vivo.
Lo sport. Noi italiani abbiamo svariati giornali sullo sport perché siamo grandi sportivi. Un motorino lanciato dagli spalti è un episodio che tutt'oggi mi fa ancora ridere
Esempio di sportività italiana, noi sappiamo come prendere " sul serio " una partita.
L'interpretazione dello sport in Canada è tutt'altro. Lo sport è un pomeriggio post lavoro per rilassarsi, mangiare un po' di schifezze casarecce e partecipare tutti insieme alla partita. Non mi era mai successo di vedere ad una partita con così tanta unità e così tanta serenità: non ci sono cori sfottò e non ci sono episodi di violenza. Lo stadio stesso è compartecipe assoluto ad esaltare la squadra, con maxischermi illuminatissimi e profili dei giocatori di casa esaltati ( ed esaltanti ) all'esasperazione: sono eroi!
Gli italiani che ti accolgono in Canada. Sono ospitato da una famiglia italiana che vive in Canada da ormai una vita: molti hanno perso l'accento e si è imbastardito con un'infinità di accenti dialettali ( che messi insieme danno luogo ad un accento davvero molto, molto inascoltabile! ) ed altri hanno quasi dimenticato come si parla l'italiano. La solidarietà è tanta, davvero tantissima e la nostalgia non manca mai: da parte di questi emigrati c'è la sensazione che vogliano sentirsi dire com'è bello il mare, oppure, i più anziani raccontano i bei momenti prima che la guerra seminasse morte e povertà alla gente nell'Italia mussoliniana; e soprattutto, sentirgli dire come era bella la loro terra nonostante fosse quel dolore che hanno passato il motivo per cui l'hanno abbandonata.
La casa è un via vai di amici e parenti che vengono a salutare i nuovi arrivati, un pò molto mi ricorda il film " il mio grosso grasso matrimonio greco ", portando quasi sempre del cibo fatto in casa.
Le esperienze da intraprendere sono davvero tante e ancora non sono nemmeno all'inizio del percorso da seguire. Per il momento è solo un editoriale per dire che... siamo tutti vivi!
They Will Not Control Us
Da molto tempo la mente umana è oggetto di studio per manipolarla a piacimento, investendo anche denaro sulla ricerca pur di avviare la gente verso nuove tendenze.
Questo le multinazionali l'hanno capito e non ci vuole un ventiduenne nato ieri per capire che il modo per far consumare i loro prodotti devono agire al livello neurologico.
I nodi vengono al pettine quando un adolescente, in piena età formativa, viene bombardato di messaggi del genere, perchè incapace di prendere atto del giusto e dello sbagliato, prende per buono ogni sorta di "consiglio" che la rete televisiva è pronta ad offrire e implicitamente ciò che vede entra a far parte del suo bagaglio culturale.
La mia è un'opinione lungi dal voler boicottare MTV, ma è in maniera molto evidente uno degli esempi più lampanti di cui dispongo. Inoltre MTV, essendo una rete nella quale si trasmettono principalmente video musicali beh, neanche in quel caso i messaggi non mancano: che siano di natura sessuale o di natura misteriosa, ai posteri l'ardua sentenza.
È pur vero che i fatti parlano chiaro in merito, e video musicali visti sotto una luce diversa sono parecchio inquietanti.
I Muse come Michael Jackson, denunciano parecchie volte una organizzazione, chiamata anche "nuovo ordine" di cui si sente così tanto parlare, ma questa è un'altra storia. Verrà presto il tempo per raccontare anche quella.
Fotografia scattata da: forgivenpast.deviantart.com
Questo le multinazionali l'hanno capito e non ci vuole un ventiduenne nato ieri per capire che il modo per far consumare i loro prodotti devono agire al livello neurologico.
Potremmo dire che le multinazionali lavorano nell'ombra, agendo di nascosto per condizionare le scelte che facciamo, le cose che pensiamo e persino il cibo che mangiamo. Il cancro della società si annida in esse, e se le cause di mortalità dovute all'obesità, all'epilessia e a tenori di vita fortemente discutibili sono solo riconducibili a loro.
Loro. Chi sono loro?
Potremmo attribuire una forma astratta a Loro. Loro è il Dio Denaro, un dio avido che corrompe le menti e che distrugge ogni forma di bontà.
Un esempio? Mc Donald per dirne uno a caso. Una multinazionale che si è diffusa a macchia d'olio negli ultimi vent'anni e che è diventata leadership nel settore, schiacciando concorrenti che già preesistevano al tempo un pò dappertutto nel mondo. Mc Donald tutt'oggi conduce una ricerca al livello neurologico che fa credere al nostro cervello indispensabile il loro cibo spazzatura. La gente americana obesa ( ma neanche in Francia si scherza ) oltre che risparmiare del tempo andando a mangiare nei fast food, in realtà ingrassa perchè questi cibi creano dipendenza, e hamburger ammollo la Coca Cola e patatine diventano un must a cui non si può rinunciare. Se potessi fare un paragone, eguaglierei un Mc Menù ad un pacco di sigarette. Grassi, zuccheri e additivi chimici combattono il malumore come la nicotina placa il nervosismo.
Inoltre farei notare l'attuale pubblicità del Mc Donald: una ragazza giovanissima incinta seduta al tavolo del ristorante lasciando intendere di mangiare del cibo genuino con il suo presunto ragazzo altrettanto giovanissimo. Guardate il video:
Per tornare a noi, anzi... a Loro, voglio portare all'attenzione una riflessione pragmatica che tutti voi potete verificare. Guardate il canale MTV, e al termine della giornata, dopo esservi sorbito tutta la programmazione, riflettete sui messaggi che questo canale vi ha mandato e non vi chiedo quelli "subliminali", ma semplicemente quelli più palesi.
Gli stili di vita che propinano, intrisi di droga, sesso e rock'n roll sono alla base del modello giovanile di questo programma tende a mettere bell'in mostra. Giustamente come qualcuno mi ha risposto su facebook:
Il problema è che ognuno dalla comparsa della specie umana si prodiga a tirare fuori i concetti di giusto e sbagliato. Per me non esistono giusto e sbagliato, ci sono troppe variabili in gioco per universalizzare il tutto. Ognuno facesse quello che vuole, basta che crede in quello che fa e che ne sia consapevole.Come dargli torto?
I nodi vengono al pettine quando un adolescente, in piena età formativa, viene bombardato di messaggi del genere, perchè incapace di prendere atto del giusto e dello sbagliato, prende per buono ogni sorta di "consiglio" che la rete televisiva è pronta ad offrire e implicitamente ciò che vede entra a far parte del suo bagaglio culturale.
La mia è un'opinione lungi dal voler boicottare MTV, ma è in maniera molto evidente uno degli esempi più lampanti di cui dispongo. Inoltre MTV, essendo una rete nella quale si trasmettono principalmente video musicali beh, neanche in quel caso i messaggi non mancano: che siano di natura sessuale o di natura misteriosa, ai posteri l'ardua sentenza.
È pur vero che i fatti parlano chiaro in merito, e video musicali visti sotto una luce diversa sono parecchio inquietanti.
Muse: concerto del 4 - 09 - 10 |
I Muse come Michael Jackson, denunciano parecchie volte una organizzazione, chiamata anche "nuovo ordine" di cui si sente così tanto parlare, ma questa è un'altra storia. Verrà presto il tempo per raccontare anche quella.
Fotografia scattata da: forgivenpast.deviantart.com
Vegani vs cannibali
“Pasqua Vegetariana!”
È il mondo che lo chiede? Ne siamo davvero sicuri?
“Brutti schifosi
mangia cadaveri!”
Li sentite anche voi, vero?
Sono i Vegani, ossia coloro che seguono una dieta a base di frutta e
verdura, eliminando del tutto la carne e comunque qualunque cosa provenga da un
animale.
Per carità, niente di male, sennonché una frangia di costoro
non sono proprio “democratici”, e rimarcano la loro scelta di vita insultando
invece chi la pensa diversamente, e le frasi riportare qui sopra ne sono un
breve esempio.
Perché, quindi, se decidi mangiare solo i prodotti della
terra devi farlo sapere a tutti, combattendo la catena alimentare stessa?
“È il mondo che lo
chiede! L’uomo è traviato dalle lobby segrete che lo costringono a mangiare
carne!”
Questa immagine supera il ridicolo sfociando nel grottesco, lo so, ma volevo far notare il livello medio dei Vegan rompiscatole |
È il mondo che lo chiede? Ne siamo davvero sicuri?
Io so invece che da che mondo è mondo, l’uomo per sua natura
è onnivoro, e la carne possiede sostanze
che altri cibi non posseggono a sufficienza.
“Beh, ma a me non
piace come vengono trattati gli animali. A te piacerebbe se qualche alieno ti
mangiasse mettendoti in bella mostra come fanno i macellai con i bovini e
suini?”
Si chiama catena
alimentare, quella. Poi se dobbiamo discorrere sui metodi, penso che sia
indifferente per l’animale una morte dolce
o una violenta. Sarebbe morte comunque.
Che fra l’altro, chi
apre la propria bocca solo per dare aria alle nullità che dice, proviene da
famiglie molto benestanti e possono permettersi di appropriarsi filosofie delle quali non conoscono nulla o
quasi.
E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, vorrei vedere loro
in una giungla dell’Amazzonia senza lattuga o peperone (esempi, ndr): secondo
voi, quanto ci stanno ad uccidere un animale, uno qualunque, e mangiarlo per la
fame?
Tutto è relativo,
gente. Anche i Vegan molesti.
Ci sono anche loro “colleghi” che rispettano chi mangia
carne, e buon per loro. Ma è il pensiero di molestare gli “onnivori” che non ha senso ed è sintomo di
regressione, termine che si sposa perfettamente con la crisi culturale che stiamo vivendo in questo periodo storico.
Adesso scusatemi, devo prendere il latte. Proviamo a non mungere più una mucca (ci sono madri, fra
parentesi, che introducono persino i neonati a questa dieta: fate un giro su questa pagina http://www.thehealthyhomeeconomist.com/12-year-old-vegan-has-the-degenerating-bones-of-80-year-old/
perché non sto scherzando, e nemmeno
loro) e vedremo poi come moriranno fra atroci sofferenze.
Visto che è tutto relativo?
[GUIDA] Installare Whatsapp su tablet
AGGIORNAMENTO DEL 30/05/2013
( Grazie Bafan )
Aggiunta videoguida parziale per delucidazioni sulle cartelle da sostituire:
Per Nexus 7, o chi ha un ROM Cyano che rende (apparentemente) tale il dispositivo, non occorre nessun hack; Whatsapp si installa tranquillamente anche su tablet solo wifi!
NB: Sugli emulatori ( bluestacks o youwave ), ricordatevi di accedere con il vostro account Google o ogni tentativo risulterà inefficace!
NB: Sugli emulatori ( bluestacks o youwave ), ricordatevi di accedere con il vostro account Google o ogni tentativo risulterà inefficace!
( Grazie Bafan )
Precedentemente avevo già scritto una guida su come bypassare questa noiosa imposizione che whatsapp mette in atto, ossia app non funzionante sui tablet. Ebbene, il sistema che avevo adottato nella guida precedente, purtroppo adesso non funziona più.
Però ne ho studiato un altro che funziona ed è semplicissimo da mettere in pratica!
- Scaricate YouWave o Bluestacks
- Scaricate un file manager che vi permetta di zippare una cartella all'interno di YouWave o Bluestacks ( quello di Rithym va benissimo )
- Scaricate Google Drive su uno dei vostri emulatori succitati.
Installate su Bluestacks o YouWave l'applicazione Whatsapp e impostatela per farla funzionare correttamente.
A questo punto, aprite un file manager, e zippate la cartella di Whatsapp ( per intenderci, la cartella locata in " /mnt/sdcard " ) e inviatela sul vostro bel Google Drive.
Il procedimento a questo punto rasenta il ridicolo.
Nel frattempo che il file venga caricato ( sono pochi mega ), scaricate dal vostro tablet l'ultima versione di Whatsapp ( scaricabile QUI ) e installatela.
Fatto questo, scaricatevi Appguard ( QUI ) che vi servirà per evitare di far riconoscere all'applicazione il dispositivo su cui state tentando di farlo funzionare, fate come segue:
- aprite Appguard > Secure a new app > Whatsapp
- Farà la scansione, disinstallerà e reinstallerà come da copione
- Fatto ciò andate su Appguard > Manager your secured Apps > Whatsapp e impostate tutto come è descritto nell'immagine
A questo punto mettiamo in atto il nostro artificio:
- Scompattate il file di cui abbiamo parlato all'inizio da Google Drive, comodamente dal nostro pc
- Collegate il vostro Nexus 7 ( dovrebbe andare con qualsiasi tablet, io uso un N7 ) e sovrascrivete la cartella già presente con quella che avete scompattato. Segue nella figura
Nella versione precedente era molto più macchinoso, adesso basta sostituire una cartella ed il gioco è fatto! |
Potete aprire Whatsapp, funzionerà correttamente come sull'emulatore da cui avete estratto la cartella.
ATTENZIONE: adesso Whatsapp funzionerà correttamente sul tablet, ma è consigliato chiudere quello sull'emulatore evitando così di mandare in conflitto le stesse sessioni della medesima applicazione.
Se avete problemi a seguire la guida, potete scrivere qui sotto.
Harlem Shake e suoi parenti
“Collo terrotitta”
Lo riconoscete, vero?
Eh? No, non è l’urlo di battaglia di qualche improbabile
truppa asiatica, oserei dire purtroppo.
È la frase d’inizio dell’Harlem Shake, che qualche comune mortale innocente (me, ndr) aveva
pensato fosse una squadra di basket.
Tanto per non farci mancare niente, ecco una compilation
tre minuti di Harlem Shake: visto come siamo moderni?
No, in realtà ho scoperto che si tratta di una danza che, come
si vede nel video, all’inizio un “soggetto” comincia a muoversi seguito dopo un
cambio di scena tutti quelli che lo attorniano.
“Oh, che bello, sembra
una cosa divertente! È Carnevale tutto l’anno!”
In realtà, vorrei dire che l’Italia (senza guardare gli
altri Paesi: il giorno in cui sarò svizzero guarderò tale stato e ne decanterò
le lodi, ndr) ha bisogno di tutto tranne che dell’Harlem Shake, ma siccome non
voglio scrivere oggi nulla di demagogico, voglio puntare il mio dito su un
altro aspetto.
Dopo i Flash Mob e il Gangnam Style (che ancora rimbomba
nelle orecchie), l’Harlem Shake, in un’escalation di delirio umano.
Darwin agli inizi del secolo scorso diceva che l’uomo deriva
dalla scimmia: ebbene, sarà soddisfatto nel vedere che un secolo dopo abbiamo
cominciato la regressione.
“Oh, come sei
antipatico! Non te ne va mai bene una!”
La decadenza della società moderna ha quindi anche questo
aspetto, e quindi è mio dovere parlarne. Perché ogni cosa stupida fa successo? Frustrando fra l’altro chi
vuole impegnarsi veramente e non trova nemmeno il lavoro per campare?
Se ci pensiamo, è innegabile che questi trenta secondi di
video siano stupidi, basti solo pensare a come si conciano i “protagonisti”.
Cercano di essere buffi, ma mettono una tristezza enorme.
Abbiamo avuto il Gioca Jouer, e fin lì ci può anche stare,
tanto You Tube non esisteva.
Ma pensate se fosse esistito: video su video di “dormire,
salutare“ e così via, tanto da ballarlo in mezzo alla strada. Ed è anche più
orecchiabile del… Pulcino Pio, tanto per dirne una.
E adesso un tizio (Baauer, al secolo Harry
Rodrigues, ndr) ha “composto” l’ennesima bestemmia musicale e tutti lì a
vestirsi come a Carnevale o Capodanno e ballare distruggendo secoli e secoli di
civiltà, buonsenso e se vogliamo anche dignità, tutti elementi fumati in un
colpo solo.
Complimenti Harry. Non potevi startene con Sally
(tanto per citare film cult random, ndr)?
Non so spiegarmi il motivo per il quale si cerca
un tormentone al mese al posto di pensare al fatto che dopo un mese dal voto
non abbiamo ancora un Governo.
Non so spiegarmi nemmeno il motivo per cui decine
di persone debbano vestirsi in maniera buffa
e muoversi in altrettanto modo tanto per spettacolarizzare la propria “spiritosaggine”.
Chissà. Nel frattempo, fremo (metto la f o la t?)
al pensiero del prossimo tormentone.
Posted by Unknown